MASTER IN EDUCAZIONE ALLA SALUTE E ALLA CREATIVITA’ NELL’ADOLESCENZA

 

Università Ambrosiana

SCUOLA MEDICA DI MILANO

Patrocini

SIAd

 

MAGISTERIUM

 EDUCAZIONE ALLA SALUTE E ALLA CREATIVITA NELL’ADOLESCENZA[1]

(MASTER SCIENTIFICO)

PROGRAMMA

4 Semestri-

(vengono indicati i  moduli (M)-Unità didattiche)

I°  semestre

                              ( crediti formativi   MA  in adolescentologia clinica)

M1 1 Storia dell’Adolescentologia  2 La persona dell’adolescente e la teoria dell’adolescenza centrata sulla persona- fenomenologia dello sviluppo psicologico e morale- sviluppo del senso religioso.  3  Il modello teorico della “Salute centrata sulla persona” (Person centered health model”) cambiamento di paradigma. 4 .la Kairologia e il programma Kairos©® e il “Person Centered Health Coaching” © M2 6  Sviluppo psico-sessuale, pre-genitalità e genitalità , anomalie e devianze  M3  9 La salute nell’adolescenza  10  Ricerca e educazione alla salute nell’adolescenza 11  Ricerca ed educazione sessuale 12 Comuni errori pedagogici e metodologici istituzionali in Educazione alla salute M4 13Educazione alla salute e l’adolescente malato cronico-problemi generali  M5 14  Educazione allo sport nell’adolescenza

M1(a) Educare alla salute come educazione alla persona

M1 (b)) Educazione alla genitorialità

M1 (c)   Educazione affettiva e sessuale

M1 1  Basi sperimentali dell’interazionismo: stress, neuro modulazione e comportamento nell’adolescenza.

M3  3 Educazione alimentare e condotte alimentari abnormi nell’adolescenza

M4  1 Sviluppo biologico e rapporti con l’immagine di sé

M5 La salute dell’adolescente nel consultorio ostetrico-ginecologico

M6  Educazione alla salute e violenza sessuale

M7  1 Educare alla salute l’adolescente con handicap motorio.

M8   1 Educazione alla salute dell’adolescente diabetico

M9  1 Educare alla salute in Ospedale

M10  1 Educare alla salute in ambulatorio   (Solo per medici)

 

Metodologia didattica

Metodo didattico:

  1. Power points  (protetti dal Copyright)   inviati all’allievo
  2. Sessione  weibinar su ZOOM con il docente ( dopo apprendimento teorico)

 

Valutazione  semestrale:   questionario (scritto) e  colloquio su Skype con i docenti di modulo

II°III°- SEMESTRE

(CF  con MA in Adolescentologia Clinica)

 M 11

Formazione personale allo  Person Centered Health Program Training-programma “kairos” (in comune con Adolescentologia clinica )-10 sessioni

CF  Educazione alla salute

IV° SEMESTRE

M12

SUPERVISIONE A CORSO INDIVIDUALE O DI GRUPPO

Valutazione di diploma di Magisterium

Descrizione corso di ES  o Ricerca

RICHIESTA  INFORMAZIONI

                   Per iscriversi è necessario compilare il modulo di ammissione presente sul sito e inviarlo a  offertaformativa@scuolamedicamilano.it

Informazioni dirette     offertaformativa@unambro.it

tel. 388 355 07 81    dssa Quero

Libri di testo

  1. R.Brera L’adolescenza o del nobile mistero della natura umana (2010-2021)

G.R Brera    Il tempo di Ulisse e di Penelope: la salute degli adolescenti italiani( 2004-2021)

                 Testi pubblicati su “Medicine Mind and Adolescence” e

   “ Adolescentologia- Giornale italiano di Adolescentologia e Medicina dell’adolescenza”

                   Giuseppe R.Brera (a cura di) Casi clinici degli allievi del Dipartimento di adolescentologia dell’Università Ambrosiana ( solo per medici)

             

[1] Il diploma conferito permette l’attribuzione del titolo di “Magister” – e l’iscrizione all’Albo degli Educatori alla salute Adolescentologi italiani della Società Italiana di Adolescentologia e Medicina dell’adolescenza

 

© Copyright 1999-2021 Università Ambrosiana-Ogni riproduzione  vietata

 

UNA RICETTA CONTRO L’EPIDEMIA DI PESTE

Lettera –invito ai docenti, ex allievi, allievi  collaboratori e amici, particolarmente ai medici formatisi nell’Università Ambrosiana, alla processione del “Corpus Domini”2017, a Milano. Giuseppe R.Brera Il tempo difficile Molti di noi sono assorbiti quotidianamente da un lavoro pesante, portando sulle spalle le sofferenze delle persone,in ambulatorio,in ospedale, in un clima di controllo burocratico e amministrativo … Leggi tutto “UNA RICETTA CONTRO L’EPIDEMIA DI PESTE”

Lettera –invito ai docenti, ex allievi, allievi  collaboratori e amici, particolarmente ai medici formatisi nell’Università Ambrosiana, alla processione del “Corpus Domini”2017, a Milano.

Giuseppe R.Brera

  1. Il tempo difficile

Molti di noi sono assorbiti quotidianamente da un lavoro pesante, portando sulle spalle le sofferenze delle persone,in ambulatorio,in ospedale, in un clima di controllo burocratico e amministrativo finalizzato non alla qualità ma al risparmio delle spese sanitarie. Un lavoro spesso ingrato spesso nella non riconoscenza dei pazienti che alla fine della giornata o delle guardie e dell’attività ospedaliera lascia senza energie affettive e mentali e qualche volte con dubbi su scelte cliniche fatte in un clima di “ caccia alle streghe”, in cui il medico diviene capro-espiatorio di dinamiche affettive relazionali dei pazienti e dei famigliari. Lo scientismo richiede un medico computer che sia perfetto e funzioni come un software. Dai media poi arrivano bollettini di guerra e morte,in ogni dimensione e in più vi sono i problemi personali e famigliari. Alla fine della giornata il tentativo di chiudere la saracinesca è grande e di mettersi davanti alla TV addormentandosi per la stanchezza è frequente. Cosa può aprire la nostra vita ?

  1. Il medico, il paziente e la verità nascosta dalla malattia

Il desiderio di sicurezza e di stabilità è comune e la chiusura sembra una difesa giusta, ma questo finisce per chiudere anche al trarre dal lavoro la soddisfazione e la realizzazione. Il mantenere sembra più semplice che il cambiare. Si finisce per dare peso solo al contingente o alla comunicazione virtuale e di riportare nelle relazioni con i propri cari un modello culturale che passa dai pazienti a noi ,ipervalorizzante solo la percezione dell’utile e della soggettività per cui il medico e il paziente diventano strumenti.  Il fatto non toglie che nella malattia e nella domanda di guarigione, nella  ricerca di una diagnosi vera, l’uomo esprima il bisogno di una verità oggettiva e di un’identità che si costruisca su questo. La vera domanda nascosta è la diagnosi dell’essere persona, prima del quadro clinico, perché, come appare dal progresso delle scienze medici i malattia e qualità della vita e dunque di “scelte”, sono associati. A livello di comunicazione appare che la domanda di verità su sé si esprime  spesso nel linguaggio del medico e del paziente in cui la malattia viene posta come oggettivante la persona: “io sono-lui è un cardiopatico etc” oppure come possesso “ ho il cancro” “ ho la depressione”,  a seconda dei livelli di debolezza dell’io del paziente. Il “predicato” malattia definisce la persona e il suo essere. C’è una diffusione dell’identità nella malattia, che nasconde la ricerca di una verità oggettiva su cui basare il proprio essere. Questo conferma la diagnosi di Kierkegaard sull’esistenza come rapporto con se stessi, il mondo e Dio, domande del nostro essere confermate dallo studio degli adolescenti come domande d’amore, di verità e di bellezza. La domanda d’identità, che ci rivela la traccia “dell’Io sono” come rivelazione di Dio, ma che per noi è mistero,  ci permette di capire comunque che tutto quel che accade ha una sostanza,  un significato che trascende la nostra comprensione. Il corpo , su cui il paziente attrae l’attenzione , è parte del sé e la sua essenza è metafisica , parte dell’essere.  Lo spirito, e la soggettività con cui chiamiamo questa essenza non empirica di conseguenza non può essere tagliata fuori dall’esistenza e dal lavoro medico. Ecco perché il vero medico è un maieuta dell’essere, capace  di trasformare la paura della morte o il desiderio di morire, in desiderio d’identità e di libertà, base della possibilità d’essere persone vere e soggetti responsabili. Il medico dovrebbe essere capace di permettere alla persona la conoscenza della qualità del suo essere, alla base dello stile di vita, inducendo così una domanda d’identità e una risposta vera, come avviene nell’applicazione del metodo clinico centrato sulla persona. L’istigazione al suicidio o l’omicidio bianco sono, prima di essere un crimine normalizzato da leggi e cultura,  l’annullamento del desiderio di un’identità vera nell’ essere persona, di una vera realtà personale, non di una pseudo-realtà, base della libertà e che si esprime nella domanda di amore e di conoscenza della verità su se stessi. La distruzione della medicina e della scienza medica sta nell’annullamento del suo significato e il suo fine: la libertà dal male, la vita e l’amore per la vita con la chiusura della parola che dà la vita. Seminare la salute, intesa come “ La scelta delle migliori possibilità per essere la migliore persona umana”[1] [2]parte dunque da un’idea più o meno consapevole di una richiesta d’identità e di sicurezza conseguente  da parte del paziente,  fondata sulla verità su se stessi come valore oggettivo, cioè di una parola non di derivazione empirica, per cui la sofferenza e la malattia ne sono una manifestazione e acconsentire alla richiesta di una chiusura in una diagnosi clinica, significa cronicizzare una patologia e un lavoro infinito pieno di frustrazioni, con l’approvazione della case farmaceutiche.  Nascosta nella domanda di salute nella malattia c’è la domanda dell’uomo a partire dall’adolescenza : “ Chi sono io” , “ Perché sono nato se devo morire “   che esprime il mistero e l’angoscia della nostra origine e della nostra fine nel tempo e nasconde la domanda di verità sul nostro essere qui e ora. In questa luce  l’ultima domanda dell’uomo a Gesù, per parola di Pilato, dopo la sua affermazione “ Io sono venuto al mondo per rendere testimonianza alla verità” : “ Che cosa è la verità” e la non risposta verbale ma empatica dell’Uomo, è il passaggio da una cultura del “cosa è”, ellenistica, alla nascita di un nuovo mondo: la cultura del “Chi”, del soggetto persona che ha la possibilità di conoscere e testimoniare la verità. Questa domanda è nella nostra anima e nell’anima di chi chiede un’identità  in un “Chi sono io”, chiusa  nel corpo anche malato, a un altro che gli riveli l’identità sotto forma di diagnosi vera del suo essere persona,in cui è compresa la salute. Questo è il pathos nascosto del malato, non espresso nella parola e che chiede di essere rivelato, portato alla luce, perché questo significa portare alla luce l’uomo, il soggetto della sua vita. La malattia anche quando non è più possibile la parola, nasconde sempre una domanda di verità su se stessi, una domanda d’identità reale, una domanda di realtà personale . ( dove reale significo vero, nel senso anglosassone). In un certo senso il paziente chiede al medico di rivelargli una verità oggettiva che è in lui: un mistero nascosto. Ecco perché chiudere il paziente subito in una diagnosi clinica o in esami, a meno che non vi sia una minaccia immediata per la sopravvivenza , è un errore che non favorisce l’alleanza e le risorse soggettive  per la guarigione- vale a dire psico-neuro-endocrino immunologiche- come insegna il metodo clinico centrato sulla persona, fatto confermato dalla  ricerca di base che ha cambiato il paradigma della scienza medica.

  1. La peste

 

Certamente siamo in una cultura in cui è in atto una mutazione neuropsicologica delle persone, in cui l’identità è cercata nell’opinione, nel sentimento immediato, nell’immagine narcisistica, nel vedere se stessi e l’altro come strumenti di potere, danaro, consenso politico, immagine, emozione,  piacere,  comunicazione (“Sindrome del grande fratello”)[3] e anche espiazione inconscia di sensi di colpa come appare nella ricerca perversa di oggetti d’assistenza, che finisce nella speculazione e feretro della prevenzione e della crescita della responsabilità: (es. Se l’immigrato rende danaro e voti o salute dell’anima,  è meglio non prevenire l’immigrazione).  L’uomo oggi è attratto dall’oggetto di consumo – ne è anche condizionato- e nel desiderio o nel possesso di questo si annulla  come soggetto perdendo l’identità. La sicurezza e l’identità sono cercate nel consumo dell’oggetto, atto che consuma lo stesso soggetto nel desiderio e lo annulla nel possesso concupiscente, provocando depressione e malattia o conflitto. E’ l’apoteosi del blocco psico-affettivo a una fase pre-genitale, che innesta un circolo vizioso fondato sui sensi di colpa inconsci generati naturalmente da essa, “l’istinto di morte” freudiano in cultura come scriveva Franco Fornari. E’ l’auto-cannibalismo descritto da Karol Woitila, interpretato in chiave psicoanalitica. La sessualità, da atto genitale e generante nello scambio del piacere anche simbolico uomo-donna, o espresso nella creatività simbolica,  si riduce a essere oggetto di consumo: “fare sesso” e a pre-genitalità, costituendo la base antropologica dell’adattamento: “La desublimazione repressiva degli istinti sessuali”, di cui scriveva Marcuse, il “Deguello” della democrazia della libertà e dei valori su cui si fonda e morte dei diritti dell’uomo. La mutazione porta  alla perdita della domanda d’identità e all’imperialismo di ciò che appare ed è percepibile,  suggestiona e che fa provare emozione e piacere per la perdita dell’integrazione pre-frontale degli stimoli percettivi, base del pensiero critico.  E’ questa la “peste”  del tempo che aumenta il lavoro dei medici perché favorisce la patogenesi, i disturbi mentali e comportamentali, soprattutto la depressione e che affiora nella violenza omicida e anche, in modo speculare, nella motivazione inconscia al terrorismo, come catarsi della colpa nei confronti della legge, ma che nasconde sempre la domanda di senso, di un significato oggettivo e vero del proprio essere nel mondo per avere un orientamento certo nelle scelte. La paura di morire, la sofferenza infatti fanno percepire l’esistenza di se stessi, attraverso il corpo.  Io esisto se soffro , non perché sono un uomo libero nell’essere me stesso, cioè reale. Conoscere la verità su se stessi e in se stessi è condizione necessaria per la libertà , per migliorarsi e migliorare la prognosi

  1. Il “Corpus Domini” ,una ricetta contro la peste neo-cannibalica

Giovedi, 15 Giugno a Milano, dopo la S.Messa del Cardinale Scola in S.Lorenzo, vi sarà la processione dietro un pezzo di pane, “Corpus Domini”, per fede e ragione ritenuto da molti il Corpo di Cristo, apparentemente dall’esterno una sorta di delirio mistico nel credere e pensare che vi possa essere un Dio commestibile in un pezzo di pane., una sorta di “hamburger” vegano non fruibile da Mc Donald. Tuttavia attraverso la psicoanalisi kleiniana è possibile affermare che solo Dio poteva inventarsi di farsi pasto terapeutico per bonificare l’uomo dalla colpa e dai sensi di colpa che lo porterebbero all’autodistruzione e al cannibalismo. Ma la peste della sindrome del Grande Fratello, e dell’autocannibalismo della società dei consumi, in cui in fondo l’uomo divora se stesso o decide chi far vivere o morire non ci presenta un neo-cannibalismo ? Il bambino sano o malato ucciso  dentro il ventre materno rappresenta infatti spesso l’espiazione di sensi di colpa inconsci o un fastidio da eliminare perché scomodo e costoso. Il neo-nato non è  cannibalizzato dall’organizzazione di una sanità perversa , ignorante, vile e schizofrenica nei medici che alle sette fanno nascere e alle 9 fanno morire ? Senza conoscenze socio-analitiche Giovanni Poalo II° aveva profetizzato: “La società che uccide i suoi figli non ha futuro”.  Insieme alle forme diffuse di eutanasia, l’aborto è ormai un’ideologia normalizzata,  fondata sulla  perversione della Medicina fatta legge e cultura sulle stesse dinamiche, che si perpetuano, della guerra primitiva, un rito sanitario funesto, un atto neo-cannibalico che proietta nella società un veleno mortale, depressivo, nelle proiezioni dei sensi di colpa. La fede nel “Corpus Domini”, e la “Pentecoste” ( discesa dello Spirito Santo sui discepoli di Gesù hanno cambiato lo scenario antropologico. Se l’uomo ha la possibilità di assumere una natura divina, per Grazia, le vicende inconsce, interfacciate con la sua natura ontologica che lo condannano a morte scompaiono. L’incorporazione di Dio nella natura umana ha cambiato la storia, come è apparso dalla nascita nella medicina del “prendersi cura” del sofferente, un tempo emarginato perché macchiato dalla maledizione divina (la colpa nei confronti di Dio). Il perdono per la colpa è alla base dell’atto sanitario. Il vero medico, il vero infermiere infatti non giudicano, si prendono cura dell’altro. (Buon Samaritano). Il corpo e la mente sofferente del malato non nascondono più solo una domanda di verità e d’identità, ma qualcosa di molto più grande, una natura divina che soffre e che aspetta aiuto dallo stesso uomo. E’ un paradosso, l’Onnipotente, che si è fatto crocifiggere, ( fatto che disturba l’Islam) cerca cura nell’uomo malato, Il corpo dell’ammalato è il corpo di Dio che soffre. La sofferenza del malato nasconde dunque un conflitto profondo tra un “essere” uomo che vuole venire alla luce  e delle tenebre che cercano di ostacolarlo. Il medico è un maieuta molto più profondo di quel che gli sembra di essere, se già lo è.(il che richiede una formazione). Può essere una luce che squarcia l’oscurità , che permette la trasformazione della sofferenza in una culla ontologica di un nuovo essere uomo o donna, che di fatto cercano questo. Questo richiede tempo, libertà e una concezione della Medicina non riduttiva , meccanicista, come appare necessario dalle scienze di base. La domanda di verità del malato su se stesso e quindi il mondo è una domanda di una rivelazione ontologica sulla sua natura di uomo: condannato a morte o nella vita eterna ? L’uomo è dunque molto di più di quel che pensa, soffre, gioisce, possiede, lavora, crea. Non è strumento né oggetto, è il significato dell’universo . Il suo vero essere gli è stato rivelato da Gesù Cristo che per la sua vita si è fatto ammazzare, cambiando la storia del genere umano e dell’universo. Lo spazio-tempo, da allora aspetta di essere conosciuto dall’uomo, di essere rivelato da lui. L’uomo è il suo destino. Una teleologia centrata sulla persona è entrata nell’esistenza individuale e universale. Un nuovo Rinascimento è necessità di vita.

La processione a Milano, inventata dal Cardinal Federico Borromeo per chiedere la grazia di scacciare la peste e riabilitare i convalescenti, è quanto mai attuale.

5.Motivazioni al procedere e al precedere  dietro o avanti il Corpus Domini

L’Università Ambrosiana sarà presente come istituzione culturale e formativa per testimoniare con la sua presenza- la Chiesa di Ambrogio  fa precedere le Università come simbolo di una ragione testimone della Fede  – sette motivi, il primo: la riconoscenza nei confronti di Gesù Cristo fondatore di una nuova cultura fondata sulla verità dell’essere persona: “il chi”, rivelandosi significato dell’esistenza (“io sono la via,la verità e la vita-senza di me non potete fare nulla) e necessità per annullare la naturale soluzione di continuo tra vita e morte; il secondo: per testimoniare  come verità della ragione  l’essere – Dio, (Io sono) in un pezzo di pane donato alla commestibilità umana come “Corpus Domini” , annullante l’auto-distruzione umana attraverso l’eliminazione della necessità del “Capro espiatorio”: la proiezione della colpa cannibalica su ogni debole e quindi il perpetuare la croce ;il terzo : il vedere Dio in un pezzo di pane  è oggi una vera sfida alla  società dell’immagine e della comunicazione virtuale, dell’usa e getta; è l’eternità nascosta e comunicata. il quarto: per chiedere grazia contro la peste mondiale e per una medicina rinnovata sul piano etico e antropologico, annullando le forze delle tenebre contro la vita della nostra istituzione che da 22 anni combatte per mantenere l’etica ippocratica e l’innovazione formativa; il quinto per chiedere benedizione per la più importante operazione culturale nella storia della Medicina, dopo Ippocrate e Claude Bernard, che abbiamo promosso in Ottobre con il Congresso: “Medical Science and Health Paradigm Change : possa questo Congresso attrarre i sapienti e gli innovatori ; il sesto per chiedere grazia per ogni problema personale e per chi di noi è in difficoltà per questo; il settimo per chiedere che il nostro paese e l’Europa, smarriti, ritrovino le radici filosofiche e cristiane, anche illuminando stolti e ignoranti uomini politici e per pregare per Papa Francesco, perché dissotterri l’ascia della cultura cristiana e sia illuminato dallo Spirito di verità nella guida della Chiesa

Per questi motivi Le chiedo personalmente di essere presente, di camminare e pregare con noi se , non contagiato dalla peste , ritiene che quanto  ho scritto è giusto e se ha a cuore l’Università in cui si è formato e/o si forma. L’invito è esteso anche ai non-medici, agli amici e collaboratori. Chi è lontano, anche oltremare, almeno si unisca a noi nella preghiera. Esserci, in presenza o pensiero sicuramente fa bene alla salute, rende vitali  !

Con vive cordialità

Giuseppe R.Brera

 

 

Copyright Giuseppe R.Brera 2017

 

 

 

 

[1] Brera Giuseppe R. Person Centered Medicine Theory,Teaching Research. 2011 ;Int.J.of Pers.Cent.Med; 1:69-79

[2] Brera Giuseppe R. Introduction to Medical Science and Health Paradigm Change” Research Gate. DOI  DOI:   10.13140/RG.2.2.31541.06880 Available on Internet : www.healthparadigmchange.it

[3] Brera Giuseppe R. La sindrome del “Grande Fratello” e i magnifici sette, come essere genitori in un tempo difficile.Milano, ed. Università Ambrosiana; 2010

MASTER IN EDUCAZIONE ALLA SALUTE NELL’ADOLESCENZA

L’Università Ambrosiana ha un’eccellenza mondiale in Adolescentologia sia nella formazione dei medici-adolescentologi e counsellors secondo il paradigma della Medicina centrata sulla persona,  sia nell’Educazione alla salute nell’adolescenza. L’istituzione dell’Adolescentologia come campo di studio teorico e applicativo unificante le diverse discipline e centrato sulla persona dell’adolescente risale al 1987. Da allora si è sviluppata un’attività formativa … Leggi tutto “MASTER IN EDUCAZIONE ALLA SALUTE NELL’ADOLESCENZA”

L’Università Ambrosiana ha un’eccellenza mondiale in Adolescentologia sia nella formazione dei medici-adolescentologi e counsellors secondo il paradigma della Medicina centrata sulla persona,  sia nell’Educazione alla salute nell’adolescenza. L’istituzione dell’Adolescentologia come campo di studio teorico e applicativo unificante le diverse discipline e centrato sulla persona dell’adolescente risale al 1987. Da allora si è sviluppata un’attività formativa che ha portato alla formazione di ca 70 educatori specializzati e di ca 300 medici che hanno seguito in Italia ca 80.000 adolescenti con un metodo nuovo valorizzante la persona.

La storia dell’Adolescentologia puo essere consultabile nel sito della Società Italiana di Adolescentologia e medicina dell’adolescenza  www.adolescentologia.it nel primo numero del Giornale Italiano di Adolescentologia, scaricabile gratuitamente.

Il master di Educazione alla salute nell’adolescenza, nato nel 1999 e tuttoggi unico al mondo, ha lo scopo di formare personale che sopratutto nella scuola sia capace di applicare i metodi formativi dello “Person Centered health training” che si è sviluppato dal programma “KAIROS” (1993)- ideati dal prof. Giuseppe R.Brera- teorizzatore dell’Adolescentologia e della Medicina centrata sulla persona- una straordinaria innovazione formativa che ha effetti sullo sviluppo delle risorse personali dell’adolescente a 360°.

Il Person Centered Health Training oltre a formare la persona, ha il 100% di  risultati positivi nelle  difficoltà scolastiche ed esistenziali dell’adolescente.

Programma del Master

Domanda d’ammissione